Un azzurro debutta in Nazionale
Marcello Mihalic,
fiumano, mezzala, figura a buon ragione in diverse formazioni ideali
del Napoli. Acquistato nel 1929, Mihalic giocò con la squadra
azzurra i primi tre campionati a girone unico della storia del
nostro calcio, contribuendo notevolmente, al fianco del connazionale
Vojak e di Sallustro, ai successi del Napoli di Garbutt che in quel
periodo fu degno antagonista degli squadroni del Nord. Realizzò 31
gol con 94 presenze in azzurro. Mihalic, con Sallustro, fece
"debuttare" il Napoli in Nazionale A. Avvenne il 1 dicembre 1929 per
l'incontro Italia-Portogallo vinto a Milano dagli azzurri con un
punteggio tennistico, 6-1. Mihalic segnò una doppietta e Sallustro
un gol.
Lasciò il Napoli nel 1932 per passare all'Ambrosiana. Nella foto, il
suo bellissimo gol proprio all'Ambrosiana campione d'Italia, a
Milano, nel 1930-31. Vano il disperato tentativo di fermarlo
da parte del difensore milanese Allemandi.
71 giocatori del Napoli utilizzati
nelle varie Nazionali
In
questo servizio sono riassunte le prestazioni dei
calciatori militanti nel Napoli che, dal 15 maggio 1910,
hanno fatto parte di squadre ufficiali nella Nazionale A
e delle altre rappresentative azzurre. Oltre alla
Nazionale A, vengono conteggiate le presenze nella
Nazionale B (denominata “Under 23” dal 1967-68 al
1976-77, “Sperimentale” ed “Olimpica” dal 1982-83 fino
al 1989-90 e poi nuovamente “Under 23” dalla stagione
1992-93). Per quanto riguarda le “Giovanili” si
intendono la “Under 21” dalla stagione 1968-69 e l'
“Olimpica” dalla stagione 1990-91. Non sono state
considerate le presenze nelle amichevoli non ufficiali
contro club o nazionali straniere, o in squadre
rappresentative o nella nazionale Juniores.
I ventotto giocatori del Napoli impiegati nella Nazionale A sono: Amadei,
Bagni, Bellugi, Bianchi, Bugatti, Carnevale, Casari, Colombari,
Crippa, De Napoli, Esposito S., Ferrara, Ferraris II, Francini,
Fusi, Giordano, Juliano, Mihalic, Nardin,
Orlandini, Pesaola, Posio, Sallustro, Savoldi, Vincenzi,
Vojak, Zoff e Zola.
Ecco i settantuno giocatori del Napoli che hanno vestito
la maglia azzurra nelle varie categorie:
ALTOMARE LUCA (centrocampista)
4 presenze nelle Giovanili
(Anni 90)
AMEDEO AMADEI (attaccante)
6 presenze in A e 1
nelle Giovanili (Anni 50)
BAGNI SALVATORE (centrocampista)
28 presenze in A e 5 in B
(Anni 80)
BARONI MARCO (stopper) 4
presenze nelle Giovanili (Anni 80)
BELLUCCI CLAUDIO (attaccante)
2 presenze nelle Giovanili
(Anni 90)
BELLUGI MAURO (difensore)
1 presenza in A (Anni 70)
BENEDETTI PAOLO (mediano)
2 presenze nelle Giovanili (Anni 80)
BERTUCCO GINO (interno)
1 presenza nelle Giovanili (Anni 50)
BIANCHI OTTAVIO (mediano)
2 presenze in A (Anni
60)
BOCCHETTI ANTONIO (difensore)
1 presenza nelle Giovanili
(anni 2000)
BRACA PAOLO (ala) 1
presenza nelle Giovanili (Anni 60)
BUGATTI OTTAVIO (portiere)
5 presenze in A e 1 in B
(Anni 50)
BUSCAGLIA CARLO (centrosostegno)
1 presenza in B (Anni
30)
CANNAVARO FABIO (difensore)
13 presenze nelle Giovanili
(Anni 90)
CARANNANTE ANTONIO (terzino)
6 presenze nelle Giovanili
(Anni 80)
CARNEVALE ANDREA (punta)
10 presenze in A e 16 in B
(Anni 80)
CASARI GIUSEPPE (portiere)
4 presenze in A (Anni
40)
CASCIONE ARMANDO (libero)
1 presenza nelle Giovanili
(Anni 80)
CASTELLI GIULIO (mediano)
2 presenze nelle Giovanili
(Anni 50)
CAVANNA GIUSEPPE (portiere)
6 presenze in B (Anni
30)
CELESTINI COSTANZO (centrocampista)
2 presenze nelle Giovanili
(Anni 80)
CICCARELLI GIOVANNI (interno)
2 presenze in B (Anni
50)
COLOMBARI ENRICO (centrosostegno)
3 presenze in A e 4 in B
(Anni 30)
COMASCHI LUCIANO (terzino)
5 presenze nelle Giovanili
(Anni 50)
CRIPPA MASSIMO (centrocampista)
12 presenze in A e 5 in B
(Anni 80)
DAINO DANIELE (centrocampista)
3 presenze nelle Giovanili
(Anni 90)
DAMIANI GIUSEPPE (ala) 1
presenza in B (Anni 60)
DE NAPOLI NANDO (centrocampista)
49 presenze in A e 2 nelle
Giovanili ( Anni 80)
DI GIACOMO BENIAMINO (attaccante)
2 presenze nelle Giovanili
(Anni 50)
ESPOSITO SALVATORE (centrocampista)
1 presenza in A (Anni 70)
FERRARA CIRO (dif.) 25
presenze in A, 5 in B, 6 nelle Giovanili
(Anni 80-90)
FERRARIO MORENO (difensore)
16 presenze nelle Giovanili
(Anni 70)
FERRARIS PIETRO II (ala)
1 presenza in A e 2 in B
(Anni 30)
FILARDI MASSIMO (centrocampista)
4 presenze nelle Giovanili
(Anni 80)
FLORO FLORES ANTONIO (attaccante)
1 presenza nelle Giovanili
(Anni 2000)
FORMENTIN SILVIO (interno)
1 presenza nelle Giovanili
(Anni 50)
FRANCINI GIOVANNI (terzino)
4 presenze in A (Anni 80)
FUSI LUCA (mediano) 3
presenze in A (Anni 80)
GIORDANO BRUNO (attaccante)
1 presenza in A (Anni
70)
GORETTI ROBERTO (centrocampista)
1 presenza nelle Giovanili
(Anni 90)
INNOCENTI PAOLO (terzino)
4 presenze in B (Anni
30)
JULIANO ANTONIO (centrocampista)
18 presenze in A e 1 in B
(Anni 60)
LONGO RAFFAELE (centrocampista)
2 presenze in B e 5 nelle
Giovanili (Anni 90)
Il C.T. Vittorio Pozzo
MARINO RAIMONDO (terzino)
2 presenze nelle Giovanili (Anni 80)
MIHALIC MARCELLO (interno)
1 presenza in A e 2 in B
(Anni 30)
MONTEFUSCO VINCENZO (mediano)
1 presenza in B (Anni
60)
MONTICOLO LUCIANO (terzino)
1 presenza in B (Anni
60)
MORA NICOLA (centrocampista)
1 presenza nelle Giovanili
(Anni 2000)
MUSELLA GAETANO (attaccante)
8 presenze nelle Giovanili
(Anni 60)
NARDIN STELIO (terzino)
1 presenza in A e 1 in B (Anni 60)
ORLANDINI ANDREA (mediano)
3 presenze il A (Anni
70)
PECCHIA FABIO (centrocampista)
14 presenze nelle Giovanili
(Anni 90)
PELLEGRINI CLAUDIO (ala)
2 presenze in B e 2 nelle Giovanili (Anni
80)
PESAOLA BRUNO (attaccante)
1 presenza in A e 6 in B
(Anni 50)
PIN LIVIO (centrocampista)
2 presenze in B ( Anni 70)
POSIO CELSO (mediano) 1
presenza in A, 2 in B e 1 nelle Giovanili
(Anni 50)
RENICA ALESSANDRO (difensore)
8 presenze nelle Giovanili
(Anni 80)
RESTELLI MAURIZIO (mediano)
2 presenze nelle Giovanili
(Anni 70)
ROMANO FRANCESCO (centrocampista)
10 presenze in B ( Anni
80)
SALLUSTRO ATTILA (centravanti)
2 presenze in A e 2 in B
(Anni 30)
SALVI EGIDIO (ala) 1
presenza in B (Anni 60)
SAVOLDI GIUSEPPE (attaccante)
3 presenze in A (Anni
70)
TESSER ATTILIO (terzino)
5 presenze nelle Giovanili
(Anni 70)
TROISE EMANUELE (centrocampista)
9 presenze nelle Giovanili
(Anni 2000)
VAVASSORI GIOVANNI (stopper)
9 presenze in B e 5 nelle
Giovanili (Anni 70)
VENDITTO GIOVANNI (ala)
1 presenza in B (Anni 30)
VINCENZI GIOVANNI (terzino)
1 presenza in A e 3 in B
(Anni 30)
VITALI GIANCARLO (ala) 1
presenza in B e 1 nelle Giovanili (Anni 50)
VOJAK ANTONIO (interno)
1 presenza in A e 4 in B (Anni 30)
ZOFF DINO (portiere) 19
presenze in A (Anni 60)
ZOLA GIANFRANCO (interno)
3 presenze in A (Anni
90)
Lo
scudetto: 2 volte conquistato, 4 volte sfiorato
Nella sua storia, il
Napoli ha conquistato due volte lo scudetto, ma lo
ha sfiorato in almeno altre quattro occasioni.
Si tratta delle quattro volte in cui gli azzurri
hanno fallito l’appuntamento tricolore in quattro
partite ben identificate, tutte perdute in maniera,
diciamo così, strana, per defaillance proprie, per
colpa dell’arbitro o per un beffardo colpo della
sorte. Ben quattro volte. Certo, anche in altre
occasioni il Napoli si è classificato a ridosso
della squadra campione, ma alla fine è stato tenuto
lontano dal primato per il rendimento nel finale del
girone di ritorno e non per la diretta incidenza di
una partita, come, invece, avvenne nel 1971 a San
Siro, nel 1975 a Torino , nel 1981 e nel 1988 al San
Paolo, quattro anni “maledetti”. Andiamo a rivivere
quelle giornate:
21
MARZO 1971 : INTER-NAPOLI 2-1
- La lotta
per lo scudetto è una corsa a tre fra il Napoli di Zoff, Altafini, Juliano, Improta, Bianchi, il Milan
di Rivera, Prati, Schnellingerc e l’Inter di
Mazzola, Corso, Burgnich, Facchetti. Fino
all’undicesima giornata quel sorprendente Napoli è
in testa alla classifica, poi è superato di misura
dal Milan, ma tiene a distanza l’Inter. Durante la
loro rincorsa i nerazzurri affrontano il Napoli alla
ventiduesima giornata a San Siro. E’ la partita
chiave, avendo l’Inter già battuto il Milan. Se
supera anche il Napoli è quasi fatta . E così
avviene, ma con uno scippo, come riconobbero tutti
gli osservatori della partita. Nel finale del primo
tempo segna Altafini, poi è espulso Burgnich, a
seguito di una rissa. Gli azzurri hanno la partita
in pugno, ma negli spogliatoi accade qualcosa. Si
insinua di visite inopportune. Vero? Falso?
Panzanato evita che gli interisti aggrediscano
l’arbitro. Ma le minacce ci sono. Certo è che,
ritornati in campo, dopo pochi minuti l’arbitro
Gonella assegna all’Inter un rigore contestatissimo
per fallo di ostruzione. Realizza Boninsegna, tra le
proteste. Zoff per un attimo pensa di smetterla con
quello sporco mondo. “In quel momento pensai , ora
lo ammazzo!”, così confidò il grande Dino a Romolo
Acampora. Poi il raddoppio di Boninsegna su
punizione, la fine dei sogni azzurri, staccati dall’Inter.
Il Napoli ricusa Gonella, pesanti le squalifiche (
sei giornate a Vieri che aveva aggredito Altafini,
due a Josè e una ciascuna a Burgnich, Bianchi e
Giubertoni). Ecco il ricordo di Giuseppe Pacileo,
inviato de “Il Mattino” su quella partita: “Quel
giorno la primavera fiorì solo per l’Inter, che
raggiunse il Milan e liquidò il Napoli. Come? Al 40’
segna Josè, poi viene espulso Burgnich per un fallo
che solleva contestazioni. Alla ripresaa vedo
confabulare Gonella con Mazzola e Boninsegna e dico
in alta voce in tribuna stampa: “La prima palla in
area del Napoli è rigore”. Accade al 12’ perché
Panzanato ha allargato le braccia davanti a Mazzola.
Il dono commuove i colleghi milanesi, ma - urca! –
l’è talmente sporca che Zoff ha lo sgaurado omicida,
non capisce più niente: subisce il rigore ed anche
una palla ad effetto ma centrale, di Bonimba tre
minuti dopo. In verità i napoletani se l’erano fatta
addosso al solo pensiero di essere in vantaggio e ci
sarebbe voluto ben altro galvanizzatore a tenerli
su. D’altro canto, purtroppo, non posso riferire
quel che accadde in altri spogliatoi, sempre
nell’intervallo, benché sappia ciò che un importante
giocatore dell’Inter confidò ad un amico”. Intanto,
con quel discusso successo (2-1) , l’Inter agguanta
il Milan, lo supera nel finale e conserva il
distacco fino allo scudetto. Il Napoli, in disarmo,
finisce terzo, a sette punti, migliore stagione di
Chiappella a Napoli.
6
APRILE 1975:
JUVE-NAPOLI 2-1
– Il
Napoli di Clerici, Bruscolotti, Juliano, La Palma,
perde la sfida-scudetto contro un avversario
fortunato, ma leale. Quella sconfitta a Torino
contro la Juve brucia ancora, gol decisivo a due
minuti dalla fine, di Altafini, ex azzurro, da poco
subentrato dalla panchina. Il Napoli affrontava i
rivali bianconeri con soli due punti di svantaggio.
Mezzo stadio è pieno di napoletani. Gol di Causio,
pari di Juliano, con un gran bolide. Il Napoli si
accorge di stare più in forze dei bianconeri e tenta
il tutto per tutto. Zoff fa prodigi su un altro tiro
di Juliano. Sembra destino il pareggio. Ma negli
ultimi minuti entra Altafini, proprio mentre la
squadra di Vinicio ha in pugno la gara, per segnare
un rocambolesco gol che decide tutto. Partita e
campionato. “La Gazzetta dello Sport” titola
lealmente “ La sfortuna più grande di Juliano”, a
Napoli viene coniato per Josè un appellativo che
rende l’idea, “Core ‘ngrato” , mentre parte la
diffida nei confronti di Altafini a non mettere più
piede nella città partenopea. Addio sogni di gloria.
La Juve festeggia con 43 punti, il Napoli 41: la
differenza sta tutta in quei due punti conquistati
dall’ex “coniglio”. Non c’era modo peggiore per
perdere una partita scudetto. Per il Napoli sarebbe
stato il primo.
26
APRILE 1981:
NAPOLI-PERUGIA 0-1 – E’
scoppiato lo scandalo scommesse. Qualche sottile
soddisfazione a Napoli, visto che è implicato anche
Paolo Rossi, il quale si era rifiutato di vestire la
maglia azzurra. Ha accettato un pareggio a patto che
finisse due a due con una sua doppietta. Uno strambo
autogol di Ferrario al San Paolo (0-1) contro un
Perugia ormai già retrocesso sancisce la fine di un
sogno. Napoli combatteva i gravi danni del
terremoto, si affidava anche stavolta al calcio per
dimenticare ed era soprattutto in testa alla
classifica appaiato alla Juve e alla Roma. Che bella
occasione a portata di mano! Alla ventiseiesima
giornata e a un mese esatto dalla fine del
campionato, non occorreva un grosso sforzo per
vincere finalmente lo scudetto. Era il Napoli di
Marangon, Musella, Bruscolotti, allenato da
Marchesi, assemblato da Antonio Juliano. Ma era
soprattutto il Napoli di un “nobile decaduto”
l’olandese Krol, pescato da Juliano in Canada, che
si rivela un campione di serietà e dedizione, il
leader che mancava. Il preparatore atletico gli
mette addosso, con una fune robusta, un pesante
copertone di automobile e lo costringe a salire di
scatto le gradinate dello stadio per potenziare la
massa muscolare. E gli effetti si sentono. Marchesi,
da parte sua ha il merito di trasformarlo in
battitore libero. Dopo un incerto testa a testa, gli
azzurri, dunque, in vetta alla classifica a pari
punti con i bianconeri, ospitano a Fuorigrotta il
Perugia di Bagni, ormai spacciato in fondo alla
classifica. La partita è facile, a quel momento
cominciano a credere un po’ tutti nello scudetto. Ma
un’autorete, al primo minuto, di Ferrario condiziona
tutta la partita e determina la sconfitta degli
azzurri, vanamente impegnati in una non impossibile
rimonta. La Juve così si stacca e prende il volo.
Diventa irraggiungibile. Vince anche a Napoli (1-0)
alla penultima giornata, pure stavolta un’autorete
(di Guidetti). I bianconeri terminano con 44 punti,
davanti alla Roma, con 42, ed il Napoli, terzo con
38 punti. Si parlò di congiure tramate nell’ombra.
Qualcuno aveva versato un congruo premio-partita ad
alcuni perugini perché si battessero alla morte
contro il Napoli. Uno dei sottoscrittori del patto a
fine stagione trovò ospitalità in un club da
scudetto.
1
MAGGIO 1988: NAPOLI-MILAN 2-3
- Quarto
fallito scudetto, l'amarezza più recente e
forse anche la
più cocente. Il Napoli con il tricolore sul petto va
subito in testa alla classifica e vi resta per
ventisette giornate di seguito! Ormai tutti sono
convinti nel bis eccezionale della squadra di Maradona, anche perché è arrivato Antonio Filho De
Oliveira, detto Careca, brasiliano di Araracquara,
nazionale, potente centravanti che va ad affiancarsi
a Bagni, Giordano, De Napoli, Francini, Ferrara,
Garella. Il Napoli forse gioca in quel momento il
miglior calcio del campionato, anche se si avvertono
le prime crepe negli spogliatoi, protagonisti alcuni
azzurri, Bianchi e soprattutto Bagni ( uno scenario
già intravisto nel finale del campionato vinto con i
cori degli azzurri indirizzati a Bianchi,, sotto le
docce dopo la vittoriosa partita di Ascoli: “ Te ne vaje o no, te ne vaje sì o no?). Gli azzurri,
comunque, col passare delle giornate (da capolista!)
perdono sicurezza e vantaggio sulle inseguitrici.
Non stanno più sulle gambe. Alla terz’ultima
giornata, il Milan di Van Basten, Gullit e Baresi,
guidato da Sacchi, realizza addirittura il sorpasso
al San Paolo. Triste primo maggio. Apre Virdis,
pareggia Maradona, Virdis fa il bis, seguito da Van
Basten, il Napoli è in bambola, inutile l’ultimo
guizzo di Careca. Il Milan-spettacolo vince per 3-2,
la folla napoletana sportivamente applaude i
rossoneri. Nel tempo è rimasto un esempio. Il Milan
ora è in testa con 43 punti, il Napoli secondo con
42, dopo aver sperperato un vantaggio di cinque
punti. Ci sarebbe il tempo per recuperare nelle
ultime due giornate, ma arrivano due sconfitte,
entrambe senza Maradona, la prima a Firenze tra lo
stupore e l’indignazione dei presenti. I giocatori
cercano di scaricare le colpe su Bianchi, stilano un
comunicato, denunciando la mancanza di dialogo con
l’allenatore. Lo firmano tutti, tranne Maradona che
è in barca, ma dà il suo assenso. Bianchi pensa di
dimettersi, poi si fa convincere, mentre gli azzurri
presentano un secondo comunicato: abbiamo sbagliato
i tempi e chiediamo scusa al pubblico e alla
società. Nessuna parola su Bianchi. Ultima giornata
al San Paolo, contro la Samp. Nel Napoli, oltre a
Diego, mancano anche Bagni, Garella, De Napoli e
Ferrario. E’ la conferma che la società ha
individuato i responsabili della “rivolta”. La Samp
vince a Fuorigrotta con gol di Pellegrini e Vialli,
dopo la rete iniziale di Carnevale (1-2). Il Milan è
così campione con 3 punti di vantaggio sul Napoli.
Allora le vittorie valevano ancora due punti.
Davvero un peccato in un campionato dominato per
oltre tre quarti dai partenopei. Cominciano pure a
filtrare brutte storie su un giro di scommesse, su
qualche disimpegno interessato nel clan azzurro,
sull’intervento della camorra che al Totonero
avrebbe perduto moltissimo in caso di scudetto al
Napoli. Un pentito più tardi metterà nero su bianco,
ma i magistrati lo riterranno in quel momento inattendibile. L’onta
ed i sospetti, comunque, restano, mentre il Napoli,
come previsto, manda via a fine campionato Garella,
Bagni, Ferrario e cede all’Ascoli Giordano. A
distanza di anni, la tesi dello scudetto perduto
colpevolmente con la complicità del toto-nero resta
sempre in piedi, nelle 1800 pagine firmate dal gip
napoletano Sergio Marotta. Guglielmo Giuliano più
volte è tornato sul suo cavallo di battaglia, il
sistema di scommesse organizzato dai Giuliano che il
"collaboratore" avrebbe gestito in prima persona. "
Sono pronto a parlare anche dello scudetto perso dal
Napoli nel 1988 perchè ci furono una serie di
partite vendute e di questo sono direttamente a
conoscenza. La mia famiglia aveva in mano tutto
l'aspetto del calcio scommesse". Accuse che però non
hanno mai avuto un seguito investigativo.
Nelle foto: dall'alto, Boninsegna autore dei due
gol nella partita perduta contro l'Inter a San Siro
nel 1971; poi Altafini formato Juve, autore del gol
da "core 'ngrato" nel 1975; nella terza foto, Krol
l'uomo guida del Napoli sconfitto in casa dal
Perugia nel 1981; in basso, Virdis (due gol), Baresi
e Colombo esultano dopo il trionfo nel 1988.
|
Con Savoldi mai tanti abbonati: 70.405
Ecco alcune tra le più significative curiosità e
statistiche fatte registrare dal Napoli dal campionato a
girone unico 1929-30 ad oggi :
Maggior numero di abbonati : 70.405 (1975, dopo
l’acquisto di Beppe Savoldi, nella foto a destra)
Record d’incasso in Coppa: 4.570 milioni (nella finale
di Coppa Uefa, Napoli-Stoccarda del 1989 con 81.093
spettatori).
Record d’incasso in campionato: 3.132 milioni (nella
partita con l'Inter il 15 gennaio 1989).
Record d’incasso al S.Paolo: Italia-Argentina,
semifinale dei mondiali 1990: 6.967 milioni ( 3
luglio1990).
Maggior affluenza al S.Paolo: 20 ottobre 1979, Napoli
Perugia, 89.992 tra paganti e abbonati (a quell’epoca,
prima dei lavori per i mondiali del 1990, il S.Paolo
poteva contenere anche 90.000 spettatori. Ora la
capienza è ridotta)
Giocatore con il maggior numero di presenze nella
Nazionale azzurra: De Napoli 49.
Giocatore con il maggior numero di gol in una gara in
Europa: Daniel Fonseca (5, in Valencia-Napoli 1-5 del
1992-93).
Giocatori con il maggior numero di presenze in Europa:
Juliano 36, Ferrara 28, Bruscolotti 26, Careca e
Maradona 25, Francini 24, Crippa e De Napoli 23,
Corradini 22, Pogliana e Renica 19.
Giocatore con il maggiore numero di gol segnati in un
campionato: Schwoch (22 reti nel 1999-2000), Sallustro
(22 reti nel 1928-29), Vojak (22 reti nel 1932-33).
Maggior numero di punti in un campionato: 51 (nella
stagione del secondo scudetto, 1989-90).
Vittoria più larga: Napoli-Pro Patria 8-1 (1955-56).
Vittoria esterna più larga in campionato: Modena-Napoli
0-5 (1929-30), eguagliata ad Udine nel campionato
2007-2008, con una doppietta di Zalayeta,e gol di
Lavezzi, Domizzi e Sosa alla sua centesima partita nel
Napoli.
Sconfitta esterna più pesante in campionato:
Torino-Napoli 11-0 (1927-28)
Sconfitta interna più pesante in campionato:
Napoli-Bologna 1-6 (1938-1939).
Maggior numero di vittorie realizzate in un campionato: 21
(1989-1990).
Vittoria più larga ottenuta in Europa: Napoli-Hannover 4-0
(1967-68).
Vittoria esterna più larga in Europa: Valencia-Napoli
1-5 (1992-93).
Sconfitta più pesante in Europa: Hibernian-Napoli 5-0
(1967-68).
Giocatore con il maggior numero di gol in una gara in
Europa: Daniel Fonseca (5, in Valencia-Napoli 1-5 del
1992-93).
Giocatori con il maggior numero di presenze in Europa:
Juliano 36, Ferrara 28, Bruscolotti 26, Careca e
Maradona 25, Francini 24, Crippa e De Napoli 23,
Corradini 22, Pogliana e Renica 19.
Fino al 2006 il Napoli ha messo a disposizione delle
squadre nazionali (Nazionale A, B, Under 23 e Under 21)
70 giocatori con 208 presenze.
Stranieri ed oriundi: più brasiliani che argentini
Brasile
batte Argentina 25-22. I giocatori carioca detengono il
record di tesseramento nel Napoli dal 1926 ad oggi:
venticinque giocatori brasiliani acquistati dalla società
azzurra, contro i ventidue argentini e i quattordici
dell’Uruguay. Napoli si è sempre riconfermata un angolo
del Sudamerica, stregando letteralmente i giocatori nati
in quella zona così prolifica di campioni. Nettamente staccati
nella graduatoria specifica il Paraguay, la Svezia e
la Francia con quattro giocatori. Ecco l’elenco completo
dei calciatori stranieri ed oriundi tesserati dal Napoli:
Innocenti I
(Brasile) dal 1926-27 al 1935-36
Kreutzer (Austria) nel 1926-27
Minter (Austria) nel 1926-27
Sallustro I (Paraguay) dal 1926-27 al 1936-37
Innocenti II (Brasile) dal 1927-28 al 1928-29
Voyak (Jugoslavia) dal 1929-30 al 1934-35
Sallustro II (Paraguay) dal 1929-30 al 1935-36
Capuano (Argentina) nel 1931-32
Volante (Argentina) nel 1931-32
Goliardo (Brasile) nel 1933-34
Ragusa
(Brasile) nel 1933-34
Santillo (Brasile) nel 1933-34
Stabile
(Argentina) nel 1934-35
Uslenghi (Uruguay) nel 1935-36
Ferrara Antonio ( Argentina) dal 1935-36 al
36-37
Riccardi (Uruguay) nel 1937-38
Faotto
(Uruguay) nel 1940-41
Barrera (Argentina) dal 1940-41 al 1941-42
Andreolo
(Uruguay) dal 1945-46 al 1947-48
Lustha (Albania) nel 1945-46
Sansone (Uruguay) nel 1945-46
Krieziu (Albania) dal 1947-48 al 1951-52
Candales (Uruguay) nel 1947-48
La Paz
(Uruguay) dal 1947-48 al 1949-50
Cerilla
(Uruguay) dal1947-48 al ai49-50
Suprina (Jugoslavia) dal 1948-49 al 1950-51
Vinjei (Ungheria) dal 1951-52 al 1954-55
Mike (Ungheria) nel 1951-52
Arce (Paraguay) nel 1951-52
Pesaola (Argentina) dal 1952-53 al 1959-60
Jeppson (Svezia) dal 1952-53 al 1955-56
Vinicio (Brasile) dal 1955-56 al 1959-60
Moro Romualdo (Uruguay) nel 1956-57
Del Vecchio (Brasile) dal 1958-59 al 1960-61
Tacchi (Argentina) dal 1960-61 al 1965-66
Canè (Brasile) dal 62-63 al 68-69 e dal 72-73 al
74-75
Rosa (Argentina) dal 1962-63 al 1963-64
Altafini (Brasile) dal 1965-66 al 1971-72
Sivori (Argentina) dal 1965-66 al 1968-69
Nielsen (Danimarca) nel 1968-69
Hamrin (Svezia) dal 1969- 70 al 1970-71
Sormani (Brasile) dal 1970-71 al 1971-72
Clerici
(Brasile) dal 1973-74 al 1974-75
Krol (Olanda) dal 1980-81 al 1983-84
Diaz (Argentina) nel 1982-83
Dirceu (Brasile) nel 1983-84
Maradona (Argentina) dal 1984-85 al 1990-91
Bertoni (Argentina) dal 1984-85 al 1985-86
Careca (Brasile) dal 1987-88 al 1992-93
Alemao (Brasile) dal 1988-89 al 1991-92
Blanc (Francia) nel 1991-92
Fonseca (Uruguay) dal 1992-93 al 1993-94
Thern (Svezia) dal 1992-93 al 1993-94
Cruz (Brasile) dal 1994-95 al 1996-97
Rincon (Colombia) nel 1994-95
Boghossian (Francia) dal 1994-95 al 1996-97
Ayala (Argentina) dal 1995-96 al 1997-98
Crasson (Belgio) dal 1996-97 al 1997-98
Beto (Brasile) nel 1996-97
Caio (Brasile) nel 1996-97
Asanovic ( Croazia) nel 1997-98
Stojak (Croazia) nel 1997-98
Calderon (Argentina) nel 1997-98
Pedros (Francia) nel 1997-98
Prunier (Francia) nel 1997-98
Nilsen (Norvegia) dal 1998-99 al 1999-2000
Shalimov (Russia) nel 1998-99
Flick (Germania) nel 1998-99
Galletti
(Argentina) nel 1999-2000
Matuzalem (Brasile) dal 1999-2000 al 2000-20001
Bordi (Argentina) nel 1999-2000
Sesa (Svizzera) dal 2000-2001 al 2003-2004
Paquito (Brasile) nel 2000-2001
Afolabi (Nigeria) nel 2000-2001
Quiroga (Argentina) nel 2000-2001
Pineda (Argentina) nel 2000-20001
Husain (Argentina) dal 2000-2001 al 2002-2003
Jankulovsky (Rep. Ceca) dal 2000-01 al
2001-02
Saber (Marocco) dal 2000-2001 al 2002-2003
Edmundo (Brasile) nel 2000-2001
Amauri (Brasile) nel 2000-2001
Vidigal (Angola) dal 2000-2001 al 2003-2004
Montezine (Brasile) dal 2001-2002 al 2003-2004
Pavon (Honduras) dal 2001-2002 al 2002-2003
Lopez D’Asero (Argentina) nel 2001-2002
Martinez Gonzalo (Colombia) nel 2002-2003
Perovic (Serbia) nel 2003-2004
Cvitanovic (Croazia) nel 2003-2004
Corneliusson ( Svezia) nel 2004-2005
Pià (Brasile) dal 2004-2005
Renard
(Belgio) nel 2004-2005
Sosa (Argentina) dal 2004-2005
Toledo (Brasile) nel 2004-2005
Leandro (Brasile) nel 2004-2005
Maldonado (Paraguay) dal 2005-2006
Amodio (Uruguay) dal 2005-2006
Bogliacino (Uruguay) dal 2005-2006
Garics
(Austria) dal 2006-2007
Lavezzi
(Argentina) dal 2007-2008
Hamsik
(Slovacchia) dal 2007 - 2008
Gargano
(Uruguay) dal 2007-2008
Zalayeta
(Uruguay) dal 2007-2008
Nelle foto, cinque brasiliani di successo con la
maglia del Napoli.
In alto, Faustinho Canè riceve in contanti l'ingaggio dal
presidente Achille Lauro; al centro Vinicio ed Altafini
avversari al San Paolo. Vinicio è con la maglia del
Vicenza, dopo anni di trionfi e di incomprensioni a
Napoli. Louis vincerà in quella stagione la classifica dei cannonieri con
la maglia vicentina, con 25 gol. Nella terza foto, Clerici, un altro attaccante che conquistò i tifosi
napoletani . Fu ceduto al Bologna nell'operazione
Savoldi. Se ne sentì la mancanza. Nell'ultima foto,
Alemao contro Baresi in un Napoli-Milan: Alemao fu protagonista
nella vittoria di Coppa Uefa e nel secondo scudetto
azzurro.
I trofei nella bacheca
del Napoli
Campionati italiani Serie A: 2 (1986-87 e
1989-90)
Coppa Italia: 3 (1961-62, 1975-76 e 1986-87)
Supercoppa Italiana: 1 (1989-90)
Coppa Uefa: 1 (1988-89)
Coppa delle Alpi: 1 (1965-66)
Coppa di Lega anglo-italiana : 1 (1976)
Trofeo Birra Moretti: 1 (2006)
Settore giovanile
Campionato Primavera: 1 (1978-79)
Coppa Italia Primavera: 1 (1996-97)
Torneo di Viareggio: 1 (1975)
Campionato Nazionale Beretti: 1 (2004-05 C1-C2)
Campionati Nazionali Allievi: 4 (1983-84,
1987-88, 1989-90, 1996-97)
Coppa Nazionale Giovanissimi: 1 (2004-2005)
I GIOVANI TALENTI
DI RIVELLINO
- Nella foto sopra, Rosario Rivellino, già
validissimo difensore azzurro
negli Anni Sessanta, ha vinto, alla guida dei giovani del
Napoli, il Torneo di Viareggio nel 1975. Da
allenatore ha conquistato anche la Coppa Italia del 1976.
Molti giovani lanciati dal Napoli e poi affermatisi sono
stati "scoperti" o gestiti da Rivellino, quale
responsabile tecnico del settore giovanile del Napoli,
tra cui Ametrano, Albano, Baiano, Cannavaro Fabio,
Carannante, Caruso Ciro, Casale, Celestini, De Rosa,
Ferrante, Marino Raimondo, Muro, Musella, Punziano,
Sorrentino, Stanzione e Taglialatela.
Il Napoli in Serie C:
un bottino di record
Il
Napoli nel campionato di Serie C 2005-2006 (vinto con 36
punti, 6 di vantaggio sulla seconda, il Frosinone) ha
collezionato, abbondantemente, quasi tutti i record
stagionali a disposizione, un bilancio senza precedenti.
Ecco i primati più rappresentativi conquistati dagli
azzurri di Reja:
massimo dei punti in casa: 43
massimo dei punti in trasferta: 25
migliore sequenza di partite utili: 13
maggior numero di partite vinte: 19
maggior numero di partite vinte in trasferta: 6
minor numero di sconfitte complessive: 4
minor numero di sconfitte in casa: 0
minor numero di sconfitte in trasferta: 4
massimo delle reti segnate: 48
minimo delle reti subite: 20
massimo delle reti segnate in casa: 29
minimo delle reti subite in casa: 5
miglior quoziente reti: 2,40
miglior differenza reti: 28
capocannoniere: Calaiò con 18 gol
Praticamente, il Napoli ha lasciato agli altri solo due primati
stagionali; al Gela il massimo delle reti segnate in
trasferta, 21 e alla Pistoiese il minimo delle reti
incassate in trasferta, 14.
Nella foto Edy Reja, l'allenatore che ha portato il
Napoli in Serie B
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