La prima pagina de “Lo
Sport” del 14 settembre del 1968, col titolo
“portafortuna” e la pagina del numero successivo in cui
furono illustrati gli effetti dell’ambo che ebbe
successo tra i tanti
scommettitori del Lotto.
“Il
7 e l’11 ritardano sulla ruota del Napoli”. Questo
titolo a caratteri cubitali su 9 colonne fu stampato il
14 settembre del 1968, sulla prima pagina de “Lo Sport
del Mezzogiorno”. Sembrava, in apparenza, uno dei tanti
titoli ad effetto coniati dal giornale edito dalla CEN –
Il Mattino, ed invece imprevedibilmente quel titolo
avrebbe poi avuto persino una storia. “A quei tempi –
ricorda il noto giornalista Giuseppe Pacileo,
commentatore e storiografo del Napoli - il rendimento
delle due ali azzurre (appunto con le maglie numero 7 e
11) lasciava molto a desiderare e lo spunto per il
titolo fu dato dai ricorrenti servizi pubblicati in quei
giorni sul ritardo del 67 sulla ruota di Cagliari. Il 67
mancava a Cagliari da molte settimane e, quasi in
sintonia, i giocatori azzurri con la maglia numero 7 e
11 (a quell’epoca Canè e Barison) erano anch’essi in
ritardo di gol e stentavano ad ingranare nel
precampionato. Fu così che al direttore de “Lo Sport”,
Riccardo Cassero, nacque l’idea di proporre ai lettori quel titolo
insolito in prima pagina . E poiché il settimanale usciva il sabato e
perché ci trovavamo a Napoli, regno della Smorfia,
moltissimi tifosi e abituali giocatori del Lotto si
sentirono ispirati e puntarono con convinzione su quell’ambo
che era esposto in bella evidenza nelle edicole della
città”.
Dopo poche ore, con l’annuncio dell’estrazione,
moltissimi risultarono i vincitori, come testimoniarono
i gestori delle varie ricevitorie cittadine,
interpellati dalla stampa. I napoletani vinsero parecchi
milioni con l’ambo secco , ma se fossero stati più
attenti, i lettori del settimanale avrebbero potuto
centrare anche la quaterna! Infatti, quel giorno sulla
ruota di Napoli uscirono non solo il 7 e l’11, ma anche
il 67 che aveva ispirato il titolo del giornale ed il
60, che nella Smorfia significa “giornale” e – come
rafforzativo - era persino anche l’altro numero stampato
sulla prima pagina , in quanto il settimanale allora
costava 60 lire. Chissà se qualche giocatore
“scientifico”…
Un lettore del Vomero, comunque, ammise di aver vinto
25 milioni, una bella cifra per quei tempi. Ma dei
festeggiamenti di tanti altri vincitori si sentì
ovviamente solo l’eco nel generale, comprensibile
anonimato. Il successo del singolare e fortunato titolo
de “Lo Sport del Mezzogiorno” fu evidenziato in quei
giorni dalla Televisione di Stato, dall’ Agenzia Ansa,
dal Corriere della Sera, da La Stampa, da Tuttosport,
dal Mattino, dal Corriere di Napoli, dal Guerin
Sportivo, dal Roma, da SportSud, dal Giornale di
Sicilia, dal Secolo XIX , dall’Unione Sarda e da altri
organi d'informazione. |